“Scienze Vediche” nasce dal desiderio iniziale dell’autore di far sì che altri non ripetessero gli errori da lui stesso commessi, i quali hanno generato nella sua vita una serie di problematiche esistenziali, e dalla voglia di condividere esperienze e conoscenze ritenute dall’autore di utilità a coloro che nutrono interesse verso un tipo di esistenza maggiormente in sintonia con i ritmi della natura, o più semplicemente verso lo sviluppo del proprio potenziale interiore.
Il terreno di base sul quale poggia il testo sono alcune tecniche di meditazione yoga* di origine indiana, nonché i concetti, idee e teorie ad essa collegate quali la medicina (Ayurveda), l’astrologia (Jyotish) e l’architettura (Vastu), teorie originanti nei Veda, gli antichi testi sacri dell’India. La prima parte del libro tratta, in termini introduttivi, di queste tre branche del sapere vedico. Nella seconda parte sono esposte numerose esperienze ed esperimenti dell’autore poste in relazione ad aspetti delle tre branche vediche esposti nella prima parte… aspetti che confermano e avvalorano le esperienze stesse.
* La meditazione è posta da molteplici branche e sistemi dello Yoga tra le principali e più efficaci pratiche per lo sviluppo del proprio potenziale interiore (mentale e spirituale). L’autore attribuisce ad essa gran parte del merito allo sviluppo della sensibilità e consapevolezza, attraverso le quali ha potuto avere le esperienze nel campo delle percezioni extrasensoriali riportate nella seconda parte del libro.
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